Ag2r Citroën, Bob Jungels: “Qui mi sento un leader. Punto alle Ardenne e a fare classifica nelle corse a tappe”
Bob Jungels è pronto a lanciarsi nella nuova avventura con la Ag2r Citroën. Il corridore lussemburghese ha lasciato dopo cinque stagioni la Deceuninck – QuickStep per approdare nella formazione francese che si presenta a questo 2021 con molte novità. Nella formazione belga aveva intorno (e davanti) a sè molti campioni, nella nuova squadra, invece, sarà il punto di riferimento per le Classiche delle Ardenne e per le corse a tappe. Dopo un 2020 chiuso senza vittorie, il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi del 2018 avrà l’opportunità di rilanciarsi ai massimi livelli.
“Cercavo un’opportunità per essere il capitano in alcune gare. Le mie ambizioni sono sempre piuttosto alte – ha detto il corridore lussemburghese nella conferenza stampa virtuale di inizio anno – Qui mi sento più come un leader. Anche perché qui per il momento ci sono meno corridori che hanno vinto le stesse gare che ho vinto io. Hanno perso Romain (Bardet, ndr) e Latour. Sono stati i leader qui negli ultimi due anni e stavano cercando qualcuno che li sostituisse. Sono felicissimo di assumere quel ruolo”.
Jungels ha individuato come obiettivi per il suo 2021 le brevi corse a tappe e le classiche delle Ardenne. Comincerà alla Vuelta a Andalucia (17-21/2) prima di affrontare Parigi – Nizza (7-14/3) e Volta a Catalunya (22-28/3), suoi obiettivi di inizio stagione. Poi focus sulle classiche delle Ardenne con Freccia del Brabante (14/4), Amstel Gold Race (18/4), Freccia Vallone (21/4) e Liegi-Bastogne-Liegi (25/4) che rappresenteranno il momento clou della sua stagione. Poi il lussemburghese sarà al via del Tour de France, prima del quale correrà una corsa tra il Giro del Delfinato o il Giro di Svizzera, anche in vista dell’appuntamento con i Giochi Olimpici di Tokyo.
Quest’anno non tornerà nelle Fiandre ma potrebbe ripensarci se la squadra avrà bisogno di lui: “È sempre bello sapere che ce la puoi fare. Ho la capacità di fare bene al Giro delle Fiandre. Voglio davvero correre di nuovo un giorno nelle Fiandre. Se la squadra avrà bisogno di me per le classiche del Nord, ovviamente ci andrò. La squadra è molto solida per le classiche primaverili”. Infine ha individuato il problema dei suoi risultati al di sotto delle aspettative negli ultimi anni: “Due anni fa ho fatto troppo, con le classiche fiamminghe e poi il Giro – ha ammesso -Dal punto di vista della pianificazione, è molto più facile avere un programma solido e non fare troppe gare. La combinazione di fare classifica nelle gare a tappe e correre nelle Ardenne è più logica in questo momento rispetto alle classiche fiamminghe“.
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